Riguardo agli interventi ed ai trattamenti di chirurgia estetica low cost occorre fare molta ma molta attenzione ed occorre stare alla larga, in particolare, da quei professionisti, o presunti tali, che li propongono a basso costo. Così come occorre tenere la guardia alta sulle iniezioni di filler al silicone che sono sempre da evitare al fine di non dover poi far fronte a delle gravi patologie. Questo è quanto raccomandano i dermatologi, nel lanciare l’allarme sulla chirurgia estetica low cost da Brescia, in concomitanza con ‘Come non fare un filler’, un workshop che, in accordo con quanto è stato riportato da IlTempo.it, è stato organizzato presso il dipartimento di Scienze cliniche sperimentali dell’Università di Brescia.
Rischi chirurgia estetica low cost, dalla trombosi di arterie del viso alla cecità
Dalla trombosi di arterie del viso e fino ad arrivare alla cecità. Sono questi, secondo i medici specializzati, i rischi di chi effettua interventi di chirurgia estetica affidandosi a personale poco specializzato in un Paese come l’Italia che è il settimo al mondo. Basti pensare che nel 2015, a fronte di una tendenza in crescita, in Italia sono stati eseguite 139 mila operazioni di chirurgia estetica e quasi 280 mila trattamenti di medicina estetica.
Chirurgia estetica, il trend del momento: ‘Se mi lasci mi ritocco’
In accordo con quanto è stato messo in risalto dall’Aicpe, l’Associazione italiana di chirurgia di plastica estetica, la tendenza del momento, per quel che riguarda la ricerca della giovinezza perduta, è quella per cui ‘Se mi lasci mi ritocco’. E’ crescente infatti la tendenza dei sessantenni che, dopo essersi tolti la fede, ricorrono in tempi stretti alla chirurgia estetica. Gli over 60 alla ricerca della giovinezza perduta sono peraltro in crescita in quanto, stando agli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), al giorno d’oggi i divorzi sono cresciuti del 57% rispetto all’anno 2014.