Purtroppo in Italia sono sempre di più i casi di celiachia, secondo gli ultimi dati diffusi proprio nelle scorse settimane si parla di circa ottomila casi in più rispetto allo scorso anno. Sembrano esserci buone notizie per i celiaci perchè sembrerebbe essere stata identificata l’origine della predisposizione alla celiachia, e questa sembra essere annidata in alcuni geni della regione cromosomica denominata Hla.
Gianfrani dell’Ibp-Cnr chiarisce che non solo la determinazione dei geni HLA di rischio ma anche dei livelli di espressione potrà servire nel futuro per stabilire l’entità della predisposizione alla celiachia. Lo studio è stato portato avanti dalla Fondazione celiachia in collaborazione del Miur ed è risultato vincitore del bando Precision Medicine del Progetto InterOmics del Dipartimento di scienze biomediche coordinato da Luciano Milanesi. Secondo quanto emerso, purtroppo i primi sintomi della celiachia sembrerebbero arrivare già durante lo svezzamento, ed i più frequenti sarebbero diarrea cronica, dolore addominale, gonfiore addominale, ritardo della crescita nei bambini ed astenia.
“Nel 95% dei soggetti affetti da celiachia sono presenti alcuni specifici geni definiti di rischio o predisponenti la malattia, in quanto associati all’instaurarsi della risposta immunologica al glutine del grano”, chiarisce Giovanna Del Pozzo, dell’Istituto di genetica e biofisica.