Dieta 'mima-digiuno' per pochi giorni al mese aumenta la speranza di vita

La cosiddetta dieta 'mima-digiuno', che è stata ideata da Valter Longo, se adottata per pochi giorni al mese aumenta la speranza di vita. Questo almeno stando ai risultati ottenuti da una sperimentazione clinica su un campione di 100 individui, con i risultati dello studio che poi sono stati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine.

Dieta 'mima-digiuno', in cosa consiste

Ma in cosa consiste, nello specifico, la dieta 'mima-digiuno' che è stata ideata da Valter Longo, e che avrebbe quindi degli effetti anti-aging? Ebbene, la dieta ideata da Valter Longo consiste nel mangiare pochissimo per pochi giorni al mese seguendo, in particolare, una alimentazione che da un lato è ricca di grassi insaturi, e dall'altro è povera di proteine e di zuccheri.

Sperimentazione dieta 'mima-digiuno' su soggetti dai 20 ai 70 anni

In accordo con quanto riportato dall'Agenzia di stampa Ansa, lo studio è stato condotto su soggetti aventi un'età compresa tra i 20 ed i 70 anni, con alcuni di questi obesi o in sovrappeso. A rivelarlo è stato proprio Valter Longo dell'Istituto di Oncologia Molecolare FIRC a Milano che ha coordinato la ricerca insieme alla University of Southern California School of Gerontology a Los Angeles.

Dieta 'mima-digiuno' attraverso un regime alimentare ipocalorico per pochi giorni

Il regime alimentare ipocalorico della dieta 'mima-digiuno' che è stata ideata da Valter Longo prevede, mangiando dei cibi selezionati, l'assunzione di calorie tra un minimo di 800 calorie ad un massimo di 1100 calorie al giorno. In questo modo, pur mangiando poco per pochi giorni, vengono evitati i rischi per la salute quando la dieta è così estrema, e chiaramente sbagliata, da saltare i pasti. E la sperimentazione confermerebbe che la dieta 'mima-digiuno' ideata da Valter Longo può prevenire le malattie che sono associate all'invecchiamento. Ed ancora, la dieta 'mima-digiuno' ridurrebbe pure i fattori di rischio legati al cancro, al diabete ed alle malattie cardiovascolari.