L’esito del referendum sulla Brexit a conti fatti è stato una grande opportunità per il Regno Unito. E’ vero infatti che la sterlina si è deprezzata, ma la svalutazione ha dato una grossa mano alle esportazioni, al punto che non mancano gli analisti a vedere nella Brexit la soluzione al rilancio dell’economia britannica.
Economia Regno Unito tra inflazione in crescita e tassi di interesse bassi
In un contesto caratterizzato nel Regno Unito da pressioni sui prezzi al consumo, ma anche dalle attese di un ulteriore rafforzamento della produzione industriale, gli analisti ritengono che la sterlina attualmente sia sottovalutata specie se si considera che la Brexit, al di là dei proclami e di un possibile braccio di ferro con l’Ue, a conti fatti dovrebbe essere meno ‘hard’ del previsto. Ma c’è anche chi ritiene che l’economia britannica, contrariamente a quanto appare, in realtà sia meno solida di quel che si possa pensare in quanto la crescita risulta essere trainata dai tassi di interesse bassi e dal crescente debito delle famiglie.
Brexit, presto il divorzio tra il Regno Unito e l’Unione Europea
Ricordiamo che nel Regno Unito la legge che autorizza il governo britannico, guidato da Theresa May, ad avviare i negoziati per lasciare l’Unione europea, è stato già approvato dalla Camera dei Comuni. E proprio Theresa May per il divorzio dall’Ue ha promesso che i tempi saranno brevi. Sulla carta il divorzio tra il Regno Unito e l’Ue potrebbe avvenire già entro il prossimo mese di marzo del 2017. Intanto, in accordo con quanto riportato da Sputniknews.com, Günther Oettinger, che è il commissario europeo per l’economia digitale, ha dichiarato che la Germania, con l’uscita dall’Ue dal Regno Unito, potrebbe perdere un miliardo di euro circa legati al budget europeo. E questo per andare a compensare l’assenza nel budget europeo della quota britannica.