Confermata la tendenza all’incremento dei mutui in termini numerici ma diminuiscono ancora gli importi

Dal Barometro Crif, l’Osservatorio della Centrale Rischi Finanziari arrivano i dati relativi all’andamento dei mutui. Dai dati rilevati a fine febbraio di quest’anno, quindi ancora non influenzati in alcun modo dalle turbolenze politiche innescate da Brexit, si evince che le richieste di mutui hanno mantenuto il trend di crescita, essendosi incrementati rispetto allo stesso mese dello scorso anno, di un deciso 32,4%.

Questa crescita non fa che confermare i dati che già da altre fonti venivano riferiti, così come si conferma il dato del decremento dell’entità dei mutui stessi, che sono in costante calo rispetto al passato. Se è vero che nel 2015 la media dei mutui 124.175 Euro, nel pari periodo di quest’anno la media è scesa a 122.497 Euro, parecchio distante dalla cifra media del 2010 che era di 140.877 Euro.

Più fattori concorrono a questa riduzione, tra i quali certamente il fatto che molti dei mutui sono di surroga, quindi per importi inferiori a quelli originali, che i prezzi del mercato immobiliare sono calati sensibilmente, così come sono calati i tassi di interesse che portano verso l’alto l’importo totale del mutuo e infine la tendenza a cercare di mettere quanto più possibile di anticipo e la tendenza delle Banche di ridurre la percentuale finanziata del valore dell’immobile. Un ultimo dato riguarda l’età dei richiedenti un mutuo, che risulta essere distribuita soprattutto nelle fasce tra i 35 e i 44 anni e gli under 35. In crescita altresì la durata dei mutui.

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