La Cassazione ha accolto il ricorso di un uomo, un 45-enne pugliese, reo di aver dato nel 2008 un bacio sulla guancia ad una persona non ancora maggiorenne. L’uomo è stato in particolare condannato ad un anno e tre mesi di reclusione per violenza sessuale, ma ora la pena dovrà essere ricalcolata in quanto secondo la Cassazione se il bacio è fugace allora trattasi di violenza privata.
Toccherà ora alla Corte di appello di Lecce ridefinire la condanna a carico dell’uomo dopo la pronuncia della Cassazione che, di contro, ha respinto la parte del ricorso riguardante il fatto che al 45-enne pugliese non siano state concesse le attenuanti generiche.
Nel pronunciare la sentenza la Cassazione ha spiegato, tra l’altro, che secondo quelle che sono le consuetudini il bacio sulla guancia, e la sua natura quale atto sessuale, non risulta essere affatto scontata visto che generalmente questo viene percepito come un gesto in segno di saluto o come una manifestazione d’affetto.