Svizzera: Sgravi fiscali per i piccoli Casinò

In altri Paesi, assai vicini al nostro, non si sono certamente posti il problema di avere “più casinò e casino online” sul territorio, magari non “importanti” come quelli “prestigiosi”, ma piccole case da gioco che la Camera dei Cantoni ha deciso di aiutare finanziariamente, proponendo degli sgravi fiscali. Questa decisione è stata presa dal Consiglio degli Stati per venire incontro alle piccole case da gioco svizzere, che abbiano una concessione denominata B e che, quindi, abbiano un incasso inferiore ai 5 milioni di franchi e che consiste in un maggiore sgravio, tre quarti anziché un terzo. Queste decisioni, assunte nell’ambito dell’esame della nuova legge sui giochi in danaro, hanno anche stabilito che le vincite alle lotterie, scommesse sportive e giochi di destrezza, saranno esonerate dal pagamento delle imposte solo se inferiori ad un milione di franchi, mentre il detto Consiglio degli Stati è contrario ad un esonero generalizzato nell’ambito della nuova legge sul gioco.

Non si capisce come in altri Paesi si prendano decisioni sul gioco in modo così rapido, conciso e determinato. Anche lì vi saranno interessi “che girano” come nel nostro mondo del gioco d’azzardo, ma evidentemente chi prende le decisioni, seppur la nazione sia suddivisa, come si sa, in tanti cantoni e, quindi, in teoria le decisioni da assumere dovrebbero essere più complicate… le ha prese realisticamente con 28 voti contro 11 ed, oltre tutto, decisioni che appaiono importanti per supportare delle “piccole realtà” di gioco presenti su tutto il territorio.

È stata, quindi, una sorta di “presa di coscienza” quella di sostenere i piccoli casinò: queste strutture erano in difficoltà finanziaria ed andavano aiutate per evitarne la eventuale chiusura con le conseguenze, a cascata, sull’occupazione e sul “giro economico” che sarebbe venuto a mancare. Il Consiglio degli Stati aveva deciso che i piccoli casinò di montagna, per esempio, avrebbero potuto chiudere il settore dei giochi da tavolo per 270 giorni, anziché 60 come avviene attualmente. È un privilegio che avvantaggerà sopratutto i migliori casino online ed i casinò di Davos e San Moritz, casinò che sono assolutamente dipendenti dalla stagione turistica.

Quindi, nell’attesa della nuova legge, due settimane fa il Consiglio federale ha “revisionato” un’ordinanza che dovrebbe entrare in opera il primo marzo del 2017 ed aiutare con questo intervento proprio i casinò che versano in gravi difficoltà economica. Differentemente, nel nostro Paese, quando le nostre limitatissime case da gioco nazionali esternano serie difficoltà… si fanno “orecchie da mercante” e si lasciano “crogiolare” nel loro brodo senza prendere alcuna iniziativa, ma senza neppure prendere in considerazione l’argomento.

La nuova legislazione elvetica sul gioco prevede anche l’autorizzazione degli e-casinò, cioè le case da gioco che vogliono mettere a disposizione dei propri clienti giochi online, e che potranno farlo chiedendo esclusivamente una estensione della loro concessione. I siti esteri illegali verranno bloccati al fine di proteggere sempre di più i giocatori e questi divieti sono già stati pronunciati e comunicati nei Paesi limitrofi. Poi, ed infine, con 30 voti contro 14, i “senatori” hanno anche deciso che i giochi a premi, destinati a promuovere le vendite, organizzati dai media o dai dettaglianti, dovrebbero essere inclusi nel campo di applicazione della legge sulle case da gioco se la partecipazione è gratuita. Questi giochi, in realtà, “producono” diversi milioni di franchi all’anno, ma non si riesce a sapere… chi ne beneficia.

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