Molti problemi possono affliggere la serratura delle porte. In alcuni casi, sono problemi gravi, ostativi, che ne impediscono l’utilizzo. Ciò non frena, tuttavia, le ambizioni di chi vorrebbe risolvere la situazione in modalità fai da te. Per quanto questa opzione appaia spesso come percorribile, nella maggior parte dei casi, si rivela rischiosa, gravida di conseguenze negative.
Qui intendiamo spiegare perché il fai da te debba essere evitato, e stimolare la comprensione circa la complessità degli interventi di riparazione delle serrature.
I problemi che affliggono la serratura delle porte
Quali problemi possono affliggere la serratura delle porte? Ebbene, sono numerosi, e portano tutti a conseguenze infauste, come l’impossibilità di accedere ai locali o il rischio che tale impedimento si verifichi.
Il problema più comune, in realtà, coinvolge solo indirettamente la serratura, e consiste nello smarrimento delle chiavi. La conseguenza è sempre la stessa: la serratura non può essere utilizzata, la porta non può essere aperta. In questo caso, il fabbro è necessario per “violare” la serratura, possibilmente senza romperla e quindi cagionare spese ulteriori. Va detto, tuttavia, che nel caso in cui lo smarrimento sia dovuto a un furto, è sempre bene cambiare la serratura.
Un’altra situazione molto frequente è la rottura della serratura per usura. Ebbene sì, anche le serrature si usurano e smettono di funzionare come dovrebbero. Ciò accade spesso quando la serratura è stata installata in maniera tutt’altro che perfetta, o soffriva già in origine di problemi di progettazione.
Infine, una situazione altrettanto tipica è la rottura della serratura a causa di un comportamento improprio. Il riferimento, tra gli altri, è all’utilizzo delle chiavi quando un secondo mazzo è attaccato all’altro capo della serratura. In questo caso, basta una piccola forzatura per romperla del tutto.
I pericoli del fai da te
Dunque, perché il fai da te è da evitare? In primis, vale la pena specificare che tale affermazione è valida solo per chi non è del mestiere. È ovvio che se si vanta esperienza in merito, e magari si ha un passato (o un presente) da fabbro, il fai da te diventa un’opzione più che percorribile.
Gli amanti del fai da te puri e semplici, ovvero la gente comune che si diletta a svolgere attività manuali, dovrebbero rinunciare a tale opzione.
Il rischio più frequente, ovviamente, è fallire nel proprio intento. Ovvero, lavorare a vuoto, sprecando tempo e fatica.
Il rischio più grande, però, è un altro. Ovvero, quello di cagionare ulteriori danni alla serratura. Ecco che la spesa per la riparazione lievita, e il tentativo diventa assolutamente controproducente.
Una serratura non perfettamente funzionante si può trasformare agilmente in una serratura completamente rotta, quindi inutilizzabile.
Come scegliere il fabbro
Dunque, affidatevi sempre a un fabbro quando la serratura delle porte presenta qualche problema. A questo punto la domanda sorge spontanea: come scegliere un fabbro? Va detto che non è così difficile, anche perché l’offerta è nutrita e varia, e a prescindere dalle zone geografiche. Ciò vale per chi cerca un fabbro vicino Torino, Roma, Milano, piuttosto che nelle città più piccole.
Il primo consiglio è quello di non aspettare l’incorrere di un’emergenza per scegliere un fabbro. Durante le situazioni emergenziali non si gode della necessaria lucidità, e spesso nemmeno del tempo, per scegliere bene.
Per il resto, occorre utilizzare alcuni semplici criteri. In primo luogo, l’erogazione di servizi di pronto intervento. Ciò significa che il fabbro dovrebbe essere in grado di intervenire nel più breve tempo possibile, se la situazione lo richiede, e con un sovrapprezzo fisiologico ma minimo.
In secondo luogo, è bene che il fabbro sia esperto un po’ in tutto, al netto delle ovvie specializzazioni che può vantare.
Un altro aspetto importante è la comunicazione. Ebbene sì, il fabbro deve saper interagire con i suoi clienti, e soprattutto farlo con trasparenza. Deve spiegare chiaramente in che cosa consisterà l’intervento e quanto costa.
Infine, proprio i costi. I prezzi non devono essere estremamente bassi, stracciati, fuori mercato. Devono essere congrui con il tenore dell’intervento, quello sì.