Il Polo Nord si sta sciogliendo a ritmi tali che la catastrofe potrebbe essere più vicina di quanto si pensi. Questo almeno stando agli studi di Peter Wadhams, professore Università di Cambridge, che da anni si occupa di studiare proprio i mutamenti climatici che avvengono nell’Artico.
Per esempio, lo studioso ha messo in evidenza che oramai rispetto al passato il ghiaccio non si forma più lungo la costa della Russia con le emissioni di metano, generato dal permafrost siberiano che si riscalda, che sono tali che nell’arco di cinque anni potrebbero far innalzare la temperatura globale di ben 0,6 gradi.
Non è la prima volta che il professor Peter Wadhams, autore di ‘Ice in the ocean’, parla di scenari catastrofici con altri esperti che, almeno in parte, sono d’accordo nel far presente che siamo al rischio di arrivare al punto di non ritorno, ma forse ci vorrà in ogni caso più tempo.