La casa di Perugia dove è stata uccisa la studentessa Meredith Kercher era stata messa in vendita qualche mese fa e oggi c’è un acquirente. Un 50enne bancario di Pescara ha presentato l’offerta di acquisto di 295mila euro e sarebbe intenzionato a trasformare la villetta in un bed and breakfast.
La ristrutturazione della villetta
L’omicidio di Meredith Kercher si è consumato a novembre 2007 in una deliziosa villetta del centro di Perugia dove abitava la studentessa. Sono passati 11 anni e quella casa ha un aspetto completamente diverso rispetto alle foto che hanno fatto il giro del mondo. Nel 2009 la villetta è stata dissequestrata e ha avuto diversi passaggi di proprietà e ristrutturazioni. L’agenzia immobiliare di Perugia cura la vendita dell’immobile e ha però smentito la notizia riportata dal Messaggero. Non ci sarebbe nessun acquirente e nessun progetto, la casa è ancora in vendita.
La casa del delitto diventa museo del crimine
L’intenzione del presunto nuovo proprietario della villetta di Perugia è quella di realizzare un bed and breakfast per ospitare studenti e studentesse di passaggio nella splendida città umbra. Il bancario di Pescara ha presentato un progetto e un’offerta di acquisto che è pari alla somma richiesta dagli attuali proprietari della casa di Via della Pergola. Le mura di quella villetta conoscono la verità sulla morte di Meredith Kercher e, anche se l’aspetto è stato modificato dai lavori di ristrutturazione, avviare un’attività ricettiva potrebbe essere un business redditizio.
La villetta meta di macabro pellegrinaggio
Oltre ad una struttura ricettiva, il nuovo proprietario avrebbe intenzione di allestire un piccolo museo del crimine. Dopo l’omicidio di Meredith Kercher la casa è rimasta disabitata e i proprietari hanno avuto difficoltà ad affittarla. La storica proprietaria che nel processo si è costituita parte civile dopo il dissequestro è riuscita ad affittare la villetta ad alcuni studenti e poi ad una famiglia di marocchini che, ironia della sorte, è rimasta intossicata da una stufa proprio nel locale posto al piano inferiore rispetto a quello dove si è consumato l’omicidio della studentessa. Sebbene sia stata completamente rinnovata nell’aspetto e oggetto di interventi strutturali e antisismici, è stato impossibile cancellare il ricordo di quell’omicidio e la villetta è stata meta di macabro pellegrinaggio, ecco perché il nuovo acquirente vorrebbe realizzare una struttura ricettiva diversa dalle altre con annesso museo del crimine. Ci riuscirà?