Online ci sono molte guide su come ottenere un prestito senza busta paga in 24 ore che spiegano come ottenere questo particolare finanziamento in poche ore. Come dice la parola stessa, questa tipologia di prestito è dedicata a coloro che non percepiscono mensilmente lo stipendio. In questa categoria, di conseguenza, rientrano alcune figure come casalinghe e disoccupati, storicamente impossibilitate ad accedere al mondo del credito al consumo. Quest’ultimo, però, si è evoluto significativamente negli ultimi dieci anni. Ed oggi, a differenza del passato, anche chi non gode di un’entrata mensile può, in alcuni casi, ottenere un finanziamento.
Prestito senza busta paga: quali sono le categorie che lo possono richiedere?
Un’opportunità, per molti, di rilevante importanza, in quanto consente di sostenere alcune spese nonostante la mancanza di un’entrata economica fissa. Nei prestiti senza busta paga possono essere ricompresi anche i liberi professionisti, che, a differenza dei dipendenti, non dispongono di un reddito fisso mensile certo: tenuta in considerazione l’ultima dichiarazione dei redditi, ed analizzato il settore lavorativo ove si presta la propria opera, si può richiedere ed ottenere il finanziamento.
Tuttavia, come citato poc’anzi, le categorie che, con maggior frequenza, richiedono il prestito senza busta paga sono casalinghe, disoccupati e studenti, quest’ultimi sempre più propensi nell’inoltrare richieste di prestito rispetto al passato. D’altro canto, se si dispone di fonti di reddito alternative, quali – ad esempio – affitti o asset finanziari, non è raro ottenere una risposta positiva alla domanda di finanziamento inoltrata.
In alcune situazioni, inoltre, le finanziarie e gli istituti di credito possono valutare la concessione del prestito senza busta paga anche senza l’introito di alcun reddito alternativo. Il caso più frequente, in tal senso, è rappresentato dal possedimento di un immobile sfitto: qualora fosse reputato in “buono stato”, l’erogante potrebbe concedere il finanziamento ponendo un’ipoteca sullo stesso.
Qualora non si disponesse di fonti alternative di reddito e di proprietà immobiliari o mobiliari, nulla è perduto. Istituti di credito e finanziarie, infatti, potrebbero tenere in considerazione la richiesta qualora fosse supportata dalla garanzia fidejussoria di un terzo soggetto, che, di norma, non deve avere troppi impegni finanziari in corso e percepisca un reddito mensile certo. Il prestito senza busta paga, di conseguenza, abbraccia una significativa pluralità di casistiche. Ed è, spesso, una importante ancora di salvezza per il soggetto richiedente.
Prestiti senza busta paga: grazie ad internet, i tempi di risposta sono assai celeri
Quanto poc’anzi descritto, ci consente, in estrema sintesi, di suddividere i prestiti personali senza busta paga in due macro-categorie: quelli assistiti da garanzie di firma (come la già citata fideiussione prestata da un terzo soggetto che percepisce un reddito) e quelli che poggiano su garanzie reali (ad esempio, l’ipoteca sulla casa).
Nei rari casi non ci fosse presente alcune garanzie, come l’erogazione di un prestito senza busta paga ritenendo valide fonti alternative di reddito quale – ad esempio – il canone di locazione percepito affittando un immobile a terzi, di norma esistono dei vincoli alla somma richiesta, che solitamente non supera i €.5000,00. Rispetto ad un tempo, inoltre, è possibile ottenere una risposta alla propria richiesta di finanziamento in tempi celeri.
Se nel passato, rivolgendosi alle filiali bancarie o agli uffici delle finanziarie, si era soliti aspettare perlomeno una settimana prima di ottenere una risposta, oggi, invece, l’attesa è decisamente più breve. Un aspetto, quest’ultimo, di fondamentale importanza, in quanto consente al richiedente, qualora ricevesse il diniego, di valutare altre opportunità per ottenere la somma richiesta.
Come in altri ambiti industriali e commerciali, la velocità nei tempi di risposta ad una domanda di prestito senza busta paga, si sono decisamente accorciati grazie ad Internet: esistono, infatti, alcuni siti dove è possibile inoltrare la richiesta e, qualora fosse inoltrata correttamente la documentazione richiesta, è possibile ottenere una risposta nell’arco, talvolta, di 24 ore.