I genitori sono spesso preoccupati dalla carenza di vitamine nei propri figli mentre spesso la carenza realmente non esiste. Può, però, manifestarsi in alcuni casi per cui in questa evenienza occorre fare in modo che il bambino venga ad assumere le vitamine carenti. Scopriamo quali sono più frequentemente carenti e come fare.
L’alimentazione dei bambini
In questa epoca moderna e soprattutto nel mondo occidentale spesso l’alimentazione dei bambini è sbilanciata. Troppi dolci, troppi zuccheri assunti in maniera anche inconsapevole anche da parte dei genitori.
Troppi grassi, troppe proteine e pochi vegetali. Spesso anche il consumo di carne non è corretto, sbilanciato eccessivamente a favore di carni lavorate contenenti troppo sodio e ritenute dall’Agenzia Europea contro il Cancro potenzialmente cancerogeni con rischio alto.
In altri casi i genitori vegetariani o vegani trasferiscono le loro convinzioni e le conseguenti abitudini alimentari anche ai figli.
Le carenze di vitamine
In buona sostanza possiamo considerare le vitamine come dei catalizzatori che consentono la realizzazione di moltissime reazioni biochimiche nell’organismo.
Le vitamine sono proteine ed enzimi di fondamentale importanza nell’organismo ma non devono nemmeno essere presenti in quantità eccessive, altrimenti possono provocare dei problemi invece di fare bene.
Tutte le vitamine si trovano nei vari alimenti, per cui un’alimentazione variata, in cui siano presenti verdure, carne, frutta, fibre, grassi in giusta misura e zuccheri in giusta misura, garantisce un adeguato apporto delle vitamine che servono.
Fa eccezione la vitamina D che non si assume con l’alimentazione ma viene formata, sintetizzata dall’organismo con l’esposizione alla luce solare.
Di quali vitamine c’è maggiore carenza?
Le principali carenze di vitamine nei bambini si riferiscono a quelle del gruppo B che si trovano soprattutto negli alimenti di derivazione animale.
I Pediatri hanno fatto un elenco delle 5 principali condizioni in cui è necessario incrementare l’apporto delle vitamine del gruppo B, che riportiamo di seguito.
Le “Top Five” dei Pediatri
Le vitamine del gruppo B sono importanti, essenziali per lo sviluppo di tutti gli organi e tessuti del corpo, in particolare del sistema nervoso. Queste vitamine, idrosolubili e termolabili, sono in minima parte prodotte dallo stesso organismo mentre per la maggior parte vengono introdotte con l’alimentazione.
Un’alimentazione scorretta ne causa, quindi, una carenza che si riflette in diversi disturbi nel bambino. Compito dei genitori è provvedere affinché il bambino abbia il giusto apporto anche delle vitamine del gruppo B.
Soprattutto le mamme che sono le persone che provvedono all’alimentazione dei bambini, sono male informate rispetto alle fonti della vitamine del gruppo B, solo due su dieci ne sono al corrente.
Le condizioni di rischio
1) le diete sbilanciate per necessità per via di intolleranze e allergie oppure per scelta, nell’alimentazione vegetariana o vegana
2) Le malattie dell’apparato respiratorio poiché le vitamine del gruppo B favoriscono il funzionamento del sistema immunitario
3) nei problemi intestinali in quanto uno scorretto funzionamento dell’intestino provoca un’alterato assorbimento di sostanze tra cui anche le vitamine e anche per via dell’alterata flora intestinale che provvede, seppure in piccola parte, alla produzione di vitamine del gruppo B.
4) In caso di attività fisica intensa si possono realizzare maggiori utilizzi di vitamine comprese quelle del gruppo B
5) In caso di obesità poiché le vitamine del gruppo B possono aumentare il metabolismo aiutando nel contrasto del sovrappeso infantile.
Gli alimenti in cui le vitamine del gruppo B sono maggiormente presenti sono Uova, Verdure a foglia verde, Lievito di Birra, Pesce, Piselli, Latte, Carne.
Compito dei genitori, quindi, provvedere alla presenza nell’alimentazione dei bambini di tali alimenti. Solo se questo non è possibile per i motivi sopra riportati si può ricorrere ad integratori vitaminici ma è certamente meglio attingere dagli alimenti.