Quella di oggi, venerdì 24 giugno del 2016, sembra essere una giornata campale per le Borse di tutto il mondo. Questo dopo che a sorpresa dal referendum UK i cittadini inglesi hanno deciso di voler uscire dall’Ue. Nel dettaglio, il 51,9% ha scelto di lasciare l’Ue rispetto al 48,1% di chi, invece, voleva restare. Il risultato del referendum sulla Brexit è stato devastante per la sterlina inglese che sui mercati valutari è crollata nella notte fino a toccare i minimi dal 1985, così come a Tokyo il Nikkei 225 è crollato del 7,92%.
A pochi minuti dall’apertura delle Borse, si registra sulle piazze azionarie europee un crollo generalizzato al punto che ci sono tanti titoli che non riescono a fare prezzo per eccesso di ribasso. A Londra, sul Ftse 100, basti pensare che ben 60 titoli sui 100 totali attualmente non fanno prezzo per eccesso di ribasso.
Intanto vola lo spread Btp-Bund nell’attesa di un possibile intervento a breve da parte delle banche centrali. E questo perché recentemente Mario Draghi, il Presidente della Bce, aveva dichiarato non a caso che sarebbe stato fatto di tutto per garantire la stabilità anche in caso di vittoria della Brexit.
Quello sulla Brexit è un referendum che potrebbe ora essere ‘esportato’ anche in altri Paesi europei da parte dei cosiddetti partiti degli euroscettici che portano avanti le politiche populiste ed anti-Ue. Tra questi Paesi potrebbe esserci l’Olanda così come la Scozia, invece, potrebbe ‘staccarsi’ dal Regno Unito organizzando a sua volta un referendum per rimanere, invece, nell’Ue al pari dell’Irlanda del Nord.